Pit’s Tales #6: Tu li conosci i Budgie?

Fino ad oggi in questa “rubrica” (concedetemi il termine) ho cercato di raccontare le avventure e le disavventure che possono capitare nella vita sottopalco o le emozioni che provo personalmente quando fotografo oppure incontro e scambio due parole con gli artisti che poi immortalo con la macchina fotografica. Poi invece ci sono sere in cui capitano piacevoli siparietti tra appassionati di musica live e amanti della cultura musicale (ma questi aggettivi nello specifico sono riduttivi credetemi).

Quindi, dicevo, nella serata dei Lacuna Coil all’Orion assisto ad una chiacchierata tra due persone Mario ed Eugenio che sono un pozzo di cultura musicale e assidui frequentatori di live. Ho scoperto che hanno visto live che io potrò solo vedere ormai in DVD (e non tutti purtroppo). Ascolto nomi di gruppi di cui non sapevo l’esistenza (per motivi anagrafici e anche un pò per manifesta ignoranza) e scopro che i Budgie erano considerati il gruppo più hard degli anni 70. Oppure che nel 1991, Mario ed Eugenio, sono stati allo stesso concerto il Monster of Rock a Modena con una line-up che comprendeva Negazione, Quennsryche, Black Crows, Metallica, AC/DC. Con i Metallica che avevano fatto uscire da poche settimane il Black Album e poco tempo prima si erano esibiti al Moscow Peace Rock Music Festival. Quest’ultimo un evento storico per Mosca, perchè dopo la caduta del Muro di Berlino, finalmente l’Heavy Metal si potè ascoltare liberamente.

Ascolto sempre più divertito. Conoscono le medesime voci di backstage sui concerti di Lemmy dei Motörhead (ok che due indizi non fanno una prova… però!). Scherzosamente mi mandano a studiare, mentre io noto la gioia stampata nei loro occhi.

Mario è uno che ha visto gli Who con Keith Moon, i Kiss nel 1975, i Queen con Paul Rodgers dei Free, e un certo Steve Ray Vuaghan. Poi arriva la chicca della serata che suscita invidia, nello specifico Mario afferma di aver visto il concerto degli AC/DC con ancora Bon Scott alla voce, concerto datato 1978 in Canada. Che Bon è sceso dal palco con Angus sulle spalle e hanno fatto un giro nel corridoio formato dalle transenne sottopalco per poi risalire dall’altro lato del palco. In totale Mario ha visto 9 concerti della band australiana. Bè se non si può invidiare questo, ditemi allora cosa.

Questo breve racconto, tra l’altro molto riduttivo e che non esprime a fondo le emozioni e le risate di quella chiacchierata, l’ho scritto per evidenziare quante cose si possono imparare, quanta gente si può incontrare nelle notti piene di musica. Uno sguardo giù dal palco, tra la gente che fa tanti chilometri, lunghe attese fuori dagli stadi e dai palazzetti. Nuove amicizie, nuove occasioni, nuove avventure da raccontare ai figli, ai nipotini oppure al vicino che ti da le spallate mentre si poga. Andate a vedere i concerti!!!

Io sono tornato a casa a studiare, loro si sono salutati con la promessa di chiacchierare nuovamente.

Grazie Mario ed Eugenio, questo articolo in pratica lo avete scritto voi.

Il potere della musica!!!

qui sotto le magliette del Monster of Rock di Modena del 1991 (foto donatemi da Eugenio)

Budgie – Breadfan