D:“Ciao Giorgio, come stai? Ho un regalo per te”
G:“Spero sia un assegno di 50 mila euro”
D:“Purtroppo no, ma ho una tua foto. La ricordi questa?”
G:“Certo che me la ricordo, molto bella”
D:“Mi piacerebbe che sulla mia scrivessi qualcosa, la prima cosa che ti viene in mente”
G:“Bè qui ci starebbe bene un bel BIIIIIIIP, che dici?”
D:“Forse è un tantino eccessivo, poi come faccio a farla vedere a qualcuno?”
G:“Ok, dammi il pennarello”
Pensieri in ordine sparso di ciò che è stato per me il 2017. Ovviamente non ci sono i pensieri intimi e privati (delfini curiosi eheheheh)
15 dicembre 2017 – Roma Atlantico Live
Il backstage e il concerto raccontato in 35 scatti. L’emozione, la concentrazione, i sorrisi e le smorfie fatte per scacciare la tensione. Gli abbracci e le battute urlate per non pensare a quel grido che a breve si sentirà in lontananza e farà calare il silenzio in quella che potrebbe sembrare una festa di fine anno: “Fra 5 minuti si sale”. Da quel momento in poi ci sono i minuti in cui la band si stringe come un pugno pronta a colpire il pubblico che la attende.
Qual è la cosa più figa che può succedere ad un concerto? Sì, proprio quella: lo Stage Diving.
Mi è successo di fotografarne diversi. Credo che sia l’unico momento che porta i livelli di adrenalina alle stelle. Il proprio idolo che si concede completamente al pubblico, alla sua gente. Con questo gesto, l’artista si offre, e al tempo stesso si fida del proprio pubblico.
Sunday, Monday, Happy Days.
Tuesday, Wednesday, Happy Days.
Thursday, Friday, Happy Days …