SLOW SUMMER

Più tempo per guardare, più tempo per assaporare, più tempo per pensare, più tempo per respirare, più tempo per ascoltare.

Venerdì 17 Giugno 2022. Tutto è finito e tutto è ricominciato in pochi attimi. Prendere consapevolezza che tutto può finire in un attimo e senza accorgersene, questo è il primo pensiero maturato appena ho ricominciato a ricordare le cose e ad essere lucido.

E allora poi ti rendi conto di quanto tempo si perde nel corso della nostra vita in cose futili, corriamo avanti e indietro spesso senza una metà. Dedichiamo poco tempo agli affetti, alle cose importanti e abbiamo poca percezione di quanto sia mal speso anche il tempo dedicato a noi stessi.

Restare a letto per tanti giorni, immobile, fa viaggiare la mente. L’unica cosa che si muoveva in quel periodo. Cercare di ricordare e non riuscirci, per fortuna/purtroppo ancora oggi non ricordo. La sensazione non è piacevole soprattutto per uno come me che ha sempre cercato una spiegazione razionale a tutto ciò che accade e ci accade.

Ho passato i miei primi 38 anni a correre e rincorrere quella sensazione di benessere, felicità e sicurezza. Correvo, non mi fermavo mai, anche contro la mia stessa salute. Poi all’improvviso tutto fermo. STOP.

Ed ecco quei giorni, diventati mesi, in cui devi stare prima immobile poi andare lentamente per far rimettere a posto le ossa, far ripartire il corpo. Ad andare lento però non è solo il corpo, ma anche la mente e l’anima. Ricominciare a riassaporare la vita, quella che avrei potuto perdere in un lampo. Quella stessa vita della quale forse non ho mai avuto percezione, di quanto fosse preziosa da un lato e vuota dall’altra perchè, appunto, andavo di corsa. Correvo e correvo. Non mi fermavo.

Oggi però sto imparando a rallentare, il che non significa fermarsi. Ma assaporare, osservare, gustare, ascoltare. La scorsa estate mi sono ritrovato a mettere i piedi a terra, sostenuto da un busto. Camminavo lentamente ma non mi sono mai fermato. Nel camminare per riabituare il mio corpo, ho deciso di riabituare anche la mente. Ho distolto il pensiero dalle mie ossa rotte ed ho guardato in  maniera diversa quei luoghi, quelle strade, quegli scorci che conoscevo dalla nascita, in un modo diverso. Lentamente, appunto.

E’ nata così questa serie di foto che ho deciso di chiamare SLOW SUMMER.

Le mie camminate con lo smartphone in mano sono state la mia terapia per corpo, mente e anima.

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